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Cari ragazzuoli, lungi da me fare il “tecnico” pignolo ma tra le poche cose che val la pena condividere su questo forum (la cui mission non mi è tuttora completamente chiara visto che ci scrivono davvero in pochi…) a mio modo di vedere ci dovrebbe essere la condivisone di esperienze in ambito fotografico.
Alla fine del preambolo la questione che porto alla vostra attenzione è:
come mai utilizzando alcune ottiche, particolarmente quelle con diaframma aperto, può capitare che il punto di messa a fuoco non sia esattamente a fuoco come lo immaginavamo, pur essendo certi di aver messo a fuoco correttamente?
Sicuramente voi tutti sapete che con diaframma chiuso la profondità di campo (PFC) aumenta e, di fatto, la messa fuoco è facilitata… discorso opposto per diaframmi particolarmente aperti.
Personalmente possiedo 3 ottiche canon: un 24-105 F/4, un 17-40 F/4 e il fantomatico 50 1.4 .. con le prime due problemi di messa a fuoco pari a zero, con il 50mm tutt’altro paio di maniche!
In sostanza il problema è che a 1.4 (ridottissima PFC) mettendo a fuoco l’occhio del soggetto (autofocus, of course) in realtà la macchina mette a fuoco un po’ più “indietro”, di 1 cm o 2, diciamo più l’orecchio che l’occhio per capirci… rendendo ogni ritratto “più morbido”, velato… si parla in questi casi di back focus o front focus.
Questo problema, che in generale può affliggere ogni abbinamento OTTICA+MACCHINA di fatto deriva da infinitesimali (infinitesimali davvero!) difetti di taratura sia della macchina che dell’obiettivo; il problema nasce dalla “sfortuna” per cui potrebbe capitare che, semplificando molto e in modo mooooooolto poco tecnico:
ho un obiettivo che uscito alla fabbrica mette a fuoco esattamente al punto 0 (zero)
ho una macchina che uscita dalla fabbrica mette a fuoco al punto +1 (invece che a 0)
La somma dei due difetti non è drammatica, ma di fatto, ho un piccolissimo problema di messa a fuoco, difficilmente riscontrabile se non con diaframmi apertissimi e PFC davvero ridottissima e inrandimenti elevati…
ho un obiettivo che uscito alla fabbrica mette a fuoco al punto -1 (zero)
ho una macchina che uscita dalla fabbrica mette a fuoco al punto +1 (invece che a 0)
La somma dei due difetti non solo non è drammatica, ma fortunata perché si annullano a vicenda restituendo una combinazione di perfetta messa a fuoco…
ho un obiettivo che uscito alla fabbrica mette a fuoco al punto -1 (zero)
ho una macchina che uscita dalla fabbrica mette a fuoco al punto -1 (invece che a 0)
La somma dei due difetti è particolarmente “drammatica” perché i due difetti si sommano generando il vero problema di cui sopra.
Anni addietro questa tipologia di problemi veniva risolta solo in un modo: Centro assistenza Canon (se non ci credevate che fosse un problema comune, beh, vi sbagliavate!!). La cosa buffa è che per risolvere il problema è necessario trovare delle lenti che si “adattano” alla perfezione al proprio corpo macchina (il discorso +1 e -1 di cui sopra), quindi di fatto l’utente medio si faceva sostituire le ottiche fintanto che ne trovava una “sbagliata il giusto” per la propria macchina… con l’incognita che dopo qualche anno, cambiando corpo macchina rischiava di ricadere nel solito problema (e allora via a farsi sostituire la macchina fintanto da trovarne una “sbagliata il giusto” rispetto il parco ottiche posseduto)
Tuttavia Canon, ben conscia del problema, ha messo in piedi un simpatico e utile sistema di regolazione della messa a fuoco direttamente in camera, la cosiddetta “microregolazione AF”, che non è altro che una procedura di calibrazione del punto effettivo di messa a fuoco per ogni tipologia di lente montata sul corpo macchina… banalmente: si mette la macchina sul cavalletto, si fanno delle foto modificando il settaggio di messa a fuoco della macchina finché il risultato non è buono. Lungo, noioso ma semplice ed efficace (ecco un link esplicativo: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Tutta questa bella descrizione ad un solo scopo:
Sappiate che i modelli canon dotati di microregolazione AF NON sono tutti ma solo quelli di fascia alta. La prima è la 50D (Albio ne sa), la 7D, la 5D MKII e via salendo.. con l’eccezione assurda della 60D che ne è priva (più recente della 50D)… quindi occhio che se nelle vostre mire c’è la ritrattistica e intendete usare obiettivi apertissimi (tipo 50mm 1.4 o salendo 85 L 1.2) per avere un bokeh d’effetto, beh, dovete necessariamente stare attenti all’acquisto perché tutti i modelli di bassa/media fascia sono privi di questa regolazione e non è scontato che sia agile la messa a fuoco automatica. Qualche figo potrebbe dire: beh, metto a fuoco in manuale! Provate voi a fare un ritratto a un bimbo a 1.4 mentre si muove focheggiando in manuale e ne riparliamo…
Personalmente, come accennavo, ho parecchi problemi proprio con il mio 50mm 1.4 e non posso rispolverli avendo il corpo macchina 60D...
Meditate gente, meditate…
Alla fine del preambolo la questione che porto alla vostra attenzione è:
come mai utilizzando alcune ottiche, particolarmente quelle con diaframma aperto, può capitare che il punto di messa a fuoco non sia esattamente a fuoco come lo immaginavamo, pur essendo certi di aver messo a fuoco correttamente?
Sicuramente voi tutti sapete che con diaframma chiuso la profondità di campo (PFC) aumenta e, di fatto, la messa fuoco è facilitata… discorso opposto per diaframmi particolarmente aperti.
Personalmente possiedo 3 ottiche canon: un 24-105 F/4, un 17-40 F/4 e il fantomatico 50 1.4 .. con le prime due problemi di messa a fuoco pari a zero, con il 50mm tutt’altro paio di maniche!
In sostanza il problema è che a 1.4 (ridottissima PFC) mettendo a fuoco l’occhio del soggetto (autofocus, of course) in realtà la macchina mette a fuoco un po’ più “indietro”, di 1 cm o 2, diciamo più l’orecchio che l’occhio per capirci… rendendo ogni ritratto “più morbido”, velato… si parla in questi casi di back focus o front focus.
Questo problema, che in generale può affliggere ogni abbinamento OTTICA+MACCHINA di fatto deriva da infinitesimali (infinitesimali davvero!) difetti di taratura sia della macchina che dell’obiettivo; il problema nasce dalla “sfortuna” per cui potrebbe capitare che, semplificando molto e in modo mooooooolto poco tecnico:
ho un obiettivo che uscito alla fabbrica mette a fuoco esattamente al punto 0 (zero)
ho una macchina che uscita dalla fabbrica mette a fuoco al punto +1 (invece che a 0)
La somma dei due difetti non è drammatica, ma di fatto, ho un piccolissimo problema di messa a fuoco, difficilmente riscontrabile se non con diaframmi apertissimi e PFC davvero ridottissima e inrandimenti elevati…
ho un obiettivo che uscito alla fabbrica mette a fuoco al punto -1 (zero)
ho una macchina che uscita dalla fabbrica mette a fuoco al punto +1 (invece che a 0)
La somma dei due difetti non solo non è drammatica, ma fortunata perché si annullano a vicenda restituendo una combinazione di perfetta messa a fuoco…
ho un obiettivo che uscito alla fabbrica mette a fuoco al punto -1 (zero)
ho una macchina che uscita dalla fabbrica mette a fuoco al punto -1 (invece che a 0)
La somma dei due difetti è particolarmente “drammatica” perché i due difetti si sommano generando il vero problema di cui sopra.
Anni addietro questa tipologia di problemi veniva risolta solo in un modo: Centro assistenza Canon (se non ci credevate che fosse un problema comune, beh, vi sbagliavate!!). La cosa buffa è che per risolvere il problema è necessario trovare delle lenti che si “adattano” alla perfezione al proprio corpo macchina (il discorso +1 e -1 di cui sopra), quindi di fatto l’utente medio si faceva sostituire le ottiche fintanto che ne trovava una “sbagliata il giusto” per la propria macchina… con l’incognita che dopo qualche anno, cambiando corpo macchina rischiava di ricadere nel solito problema (e allora via a farsi sostituire la macchina fintanto da trovarne una “sbagliata il giusto” rispetto il parco ottiche posseduto)
Tuttavia Canon, ben conscia del problema, ha messo in piedi un simpatico e utile sistema di regolazione della messa a fuoco direttamente in camera, la cosiddetta “microregolazione AF”, che non è altro che una procedura di calibrazione del punto effettivo di messa a fuoco per ogni tipologia di lente montata sul corpo macchina… banalmente: si mette la macchina sul cavalletto, si fanno delle foto modificando il settaggio di messa a fuoco della macchina finché il risultato non è buono. Lungo, noioso ma semplice ed efficace (ecco un link esplicativo: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Tutta questa bella descrizione ad un solo scopo:
Sappiate che i modelli canon dotati di microregolazione AF NON sono tutti ma solo quelli di fascia alta. La prima è la 50D (Albio ne sa), la 7D, la 5D MKII e via salendo.. con l’eccezione assurda della 60D che ne è priva (più recente della 50D)… quindi occhio che se nelle vostre mire c’è la ritrattistica e intendete usare obiettivi apertissimi (tipo 50mm 1.4 o salendo 85 L 1.2) per avere un bokeh d’effetto, beh, dovete necessariamente stare attenti all’acquisto perché tutti i modelli di bassa/media fascia sono privi di questa regolazione e non è scontato che sia agile la messa a fuoco automatica. Qualche figo potrebbe dire: beh, metto a fuoco in manuale! Provate voi a fare un ritratto a un bimbo a 1.4 mentre si muove focheggiando in manuale e ne riparliamo…
Personalmente, come accennavo, ho parecchi problemi proprio con il mio 50mm 1.4 e non posso rispolverli avendo il corpo macchina 60D...
Meditate gente, meditate…
